Cosa evitare di dirsi per non distruggere la propria autostima
di Anna Fata
La mente produce di continuo pensieri. Come trattiamo noi stessi, come ci vediamo, ci descriviamo, ci giudichiamo, ci rimproveriamo può avere un impatto emotivo molto forte sulla propria autostima. Paradossalmente il potere che gli altri possono avere sulla nostra autostima è minimo se a nostra volta non crediamo e non alimentiamo le affermazioni e i giudizi che gli altri formulano nei nostri confronti.
Solo noi possiamo essere i veri migliori o peggiori amici di noi stessi. Gli altri non hanno un reale potere sulla nostra interiorità se non siamo disposti a concederglielo.
Quali sono le affermazioni che possono influenzare più negativamente la nostra autostima?
- Non valgo niente: è forse la peggiore convinzione che si possa nutrire di se stessi. Tutte le persone hanno un valore intrinseco in quanto esseri umani
- Sono inutile: questa affermazione uccide il proprio potere personale e ci priva della motivazione. Tutti gli esseri umani hanno non solo un valore, ma anche uno scopo, una missione, una utilità nella loro vita
- Non sono capace: a volte partiamo dal presupposto di non essere in grado di fare qualcosa, anche senza averci mai provato, oppure avendoci provato una volta in passato. Ogni volta è unica e non si può sapere a priori come andrà a finire, come tale si potrebbe anche avere successo
- Non andrò mai fino in fondo: anche questa affermazione è una delle basi del fallimento. Il successo arriva lavorando duro, giorno per giorno. Essere convinti di non farcela prima ancora di iniziare non facilita il successo, ma la resa
- Non piaccio alle persone: con questa convinzione è quasi sicuro essere respinti. Questo accade perché con tale convinzione, consciamente o inconsciamente, finiamo col comportarci in modo da non risultare particolarmente gradevoli. In tal modo la profezia si auto avvera
- Gli altri sono migliori di me: la mente umana tende a compiere continuamente paragoni. Sulla base dei nostri pregiudizi misuriamo noi stessi e gli altri e ci dimentichiamo che ciascun essere umano è unico e irripetibile, con i suoi talenti e i suoi limiti. In questo senso i paragoni tra le persone non hanno senso
- Non sono abbastanza: questa convinzione nasce dal non sentirsi all’altezza delle richieste e delle situazioni che si verificano nella vita. Questo alimenta un senso profondo di inadeguatezza che cresce di giorno in giorno e porta ad auto sabotarsi di continuo
- Devo essere perfetto: questa è forse l’affermazione che più di ogni altra conduce all’infelicità, alla frustrazione, alla demotivazione, alla depressione. Tutti abbiamo dei limiti, ma questo non significa che non possiamo eccellere, con l’impegno, la dedizione, la perseveranza, l’esercizio, in alcune aree di vita. Avere dei modelli interiori troppo rigidi, normativi, porta continuamente all’insoddisfazione
- La mia opinione non conta: è una delle affermazioni più ricorrenti in chi ha bassa autostima. E’ l’espressione concreta del proprio sentirsi senza valore. Ogni punto di vista è rispettabile, anche se non necessariamente condivisibile, apporta qualcosa di unico, di nuovo, e come tale può avere la sua utilità
- Non cambierò mai: questa affermazione sancisce la propria autocondanna. E’ come scrivere sulla pietra il proprio fallimento. E’ un modo per uccidere ogni speranza. Al tempo stesso, però, si può decidere di mettere in discussione questa affermazione e offrirsi almeno una possibilità di cambiamento.
Cosa fare per nutrire la propria autostima?
Per poter alimentare la propria autostima potrebbe essere utile:
- Osservarsi costantemente, con compassione, amorevolezza, e soprattutto evitando il più possibile di giudicarsi
- Evitare di dare seguito ai commenti negativi su se stessi quando, di abitudine, tendono a innescarsi
- Mettere in dubbio le affermazioni che si nutrono, magari da anni, e soprattutto se sono negative, su se stessi
- Imparare a considerare le affermazioni su se stessi solo affermazioni mentali, e non una realtà tangibile
- Annotare e rievocare ogni merito e successo che si è conseguito
- Celebrare i propri successi
- Mettere per iscritto quali sono le proprie potenzialità e rileggerle ogni volta che si ricade nell’autosvalutazione.
Si tratta di piccole strategie di base che possono aiutare ad alimentare la propria autostima e ad eliminare i dialoghi interiori negativi che si rivolgono a se stessi.
E se questo non fosse sufficiente, può essere utile rivolgersi per un aiuto ad un professionista.