Ansia, panico, stress: Cosa sono e perché curarli

ansia-panico-stress

Perché trattare tempestivamente ansia, panico, stress
di Anna Fata

Chi più, chi meno, oggi siamo sempre di corsa, presi da mille impegni, all’apparenza urgenti, indifferibili, importantissimi. In questa grande frenesia finiamo col trascurare proprio la risorsa più grande di cui disponiamo: noi stessi. Sintomi emotivi, mentali, corporei, alla lunga si fanno sentire. Tra i più comuni e diffusi oggi ci sono ansia, panico, stress. Proviamo a definirli e a spiegare perché è importante trattarli sul nascere, senza aspettare che passino da sé, rischiando di cronicizzarsi e danneggiare la salute nel suo complesso.

 

Alcune definizioni

La sindrome ansiosa è un disagio psicologico caratterizzato da angoscia, spesso accompagnata da sintomi fisici.
Esistono tre sindromi principali:

1. Ansia acuta (disturbo da attacchi di panico)
2. Ansia cronica (o disturbo d’ansia generalizzata)
3. Ansia causata da un evento stressante o traumatico.

Esiste altresì una forma di ansia fisiologica cioè una reazione emotiva, psicologica, corporea che sorge come reazione alle quotidiane situazioni di vita. Si tratta di ansia moderata, di breve durata che rappresenta una forma di adattamento alle circostanze (es. un esame, un colloquio di lavoro, una proposta di matrimonio, ecc.). Si caratterizza per: aumento di concentrazione, attenzione, allerta, tensione muscolare, aumento della pressione, del battito cardiaco, ipersecrezione gastrica.
Quando la situazione scatenante è troppo intensa o perdura nel tempo l’ansia diventa patologica e provoca la caduta delle prestazioni intellettive, memoria, concentrazione, attenzione, eloquio, e altri sintomi corporei.

 

Esaminiamo più nel dettaglio le forme di ansia patologica

1. Disturbo da attacchi di panico

Gli attacchi di panico si caratterizzano per la comparsa improvvisa, violenta, inattesa di sensazioni di angoscia, terrore, sintomi corporei (palpitazioni, soffocamento, svenimento, sudorazione, vampate di calore, dolore toracico).
La massima intensità delle manifestazioni si raggiunge in circa 10 minuti per poi regredire in pressappoco 20-30 minuti. Ne consegue una profonda spossatezza.
Nel tempo si tende a sviluppare una forte ansia anticipatoria, cioè la paura di nuovi attacchi di panico, che induce a evitare le situazioni più ansiogene e a restringere la sfera di vita, di lavoro, di movimento, di frequentazione sociale.

La medicina ufficiale non ha ancora chiarito del tutto le cause che sfociano nell’insorgenza di tale sindrome. Si ipotizzano fattori biologici, genetici, familiari, alimentari, farmacologici (alcuni farmaci possono suscitare attacchi di panico).

 

2. Disturbo d’ansia generalizzata

E’ uno stato di tensione diffusa e persistente caratterizzato da un malessere psicologico generale e corporeo perdurante per lungo tempo. I sintomi sono raggruppati in 4 categorie, che è possibile, seppure raro, che compaiano tutti insieme:

1. Tensione motoria: tremori, dolori muscolari, incapacità a stare fermi, pulsazioni delle palpebre, affaticabilità
2. Iperattività vegetativa: riguarda soprattutto il sistema nervoso autonomo, si manifesta con tachicardia, vertigini, ridotta salivazione, sudorazione profusa, formicolii a mani e piedi, difficoltà digestive, flatulenza, diarrea, vampate di calore, e/o brividi, respirazione veloce e superficiale, mani fredde, umide, confusione mentale
3. Stato psicologico di attesa: caratterizzato da paura, attesa di eventi spiacevoli, catastrofici, rimuginazioni, ossessioni
4. Vigilanza mentale: è una forma di attenzione accentuata che però conduce a ridotta concentrazione, scarsa memoria, impazienza, irritabilità.

La sindrome da ansia generalizzata limita molto la vita privata e professionale, può sfociare nella sindrome depressiva, nell’abuso di alcool, sostanze stupefacenti, farmaci ansiolitici.

 

3. Sindrome d’ansia post traumatica

Lo stress caratterizza il ritmo di vita di molte persone oggi, ma a volte uno o più eventi a carattere individuale (es. lutto, furto, rapina, incidente stradale, perdita del lavoro, ecc.) oppure collettivo (es. inondazione, terremoto, attacchi terroristici, crisi economica, ecc.) possono rappresentare un trauma ben definito che turba psichicamente sia un modo acuto, in concomitanza con l’evento, sia in modo cronico nel tempo. Si caratterizza per: sogni e ricordi ripetitivi del trauma, senso psicologico di allerta, sensi di colpa, disturbi del sonno, difficoltà di attenzione e di memoria, evitamento di luoghi, situazioni, attività che rievocano il trauma. Le complicazioni possibili riguardano: ansia generalizzata, depressione, abuso di sostanze alcoliche, stupefacenti, dipendenza da ansiolitici, disadattamento sociale.

 

Perché è importante curare ansia, stress, attacchi di panico?

Ansia e stress sono strettamente legati. Essi implicano un forte conflitto tra aspetti emotivi e razionali e comportano effetti anche sul piano corporeo.

Se è vero che una quota di stress – intesa come tensione fisiologica conseguente ad un adattamento alle sollecitazioni ambientali della vita – è fondamentale e adattiva per affrontare e superare le situazioni di vita e di lavoro di ogni giorno, quando tali sollecitazioni superano la capacità percepita da parte della persona di affrontarle, oppure quando si protraggono per un periodo estremamente prolungato diventano disadattive e incidono negativamente sul benessere psicofisico della persona.

Lo stress può essere generato sia da eventi piacevoli (es. matrimonio, nascita di un figlio, vincita alla lotteria, promozione al lavoro, ecc.), sia da eventi spiacevoli (es. lutto, divorzio, perdita del lavoro, ecc.).

Quando la situazione di stress supera una certa soglia di durata e/o di tollerabilità soggettiva si innescano cambiamenti biochimici e muscolari che comportano effetti sgradevoli in termini percettivi e nocivi per la salute.
In questi casi si attiva soprattutto il sistema neurovegetativo, si ha la secrezione di notevoli quantità di ormoni (adrenalina, noradrenalina, ACTH, ormoni corticali), che accelerano la gittata cardiaca, le pulsazioni, la frequenza del respiro, la sudorazione, aumentano la liberazione del glucosio nel sangue, rallentano le funzioni digestive.

Queste manifestazioni alla lunga possono contribuire a infiammare alcuni distretti corporei e aprono le porte all’insorgenza di alcune malattia e/o all’aggravamento di quelle preesistenti.

 

Hai bisogno di aiuto? Contattaci subito

 

Il tuo nome (richiesto)

La tua email (richiesto)

Oggetto

Il tuo messaggio

 

Tag:, , , , , , , ,

Ti potrebbe interessare anche

di
Articolo precedente Articolo successivo
0 condivisioni
Social Network Integration by Acurax Social Media Branding Company
Visit Us On FacebookVisit Us On TwitterVisit Us On LinkedinCheck Our Feed