Ansia da viaggio: come viaggiare bene anche se soffri di ansia

Ansia da viaggio

10 Suggerimenti per un viaggio sereno, senza ansia

di Anna Fata

Molti di noi amano viaggiare. A pochi chilometri da casa, oppure dall’altra parte del mondo, a piedi, oppure in bicicletta, in moto oppure in auto, in treno, in nave o in aereo: ciascuno adotta il suo mezzo ideale, ognuno rincorre la meta dei propri sogni, ma ovunque si vada tutti inesorabilmente portano se stessi, non solo il proprio corpo, ma anche e soprattutto la propria psiche.

Se siamo ansiosi, depressi, sofferente, spaventati, confusi, prima o poi queste istanze torneranno ad affiorare anche nei luoghi più lontani, ameni, da sogno in cui ci possiamo trovare. Essere a proprio agio con se stessi, con la propria interiorità, le emozioni, i pensieri, gli stati d’animo, le sensazioni è qualcosa che si coltiva a prescindere dal luogo in cui ci si trova.

Se non ci si dedica alla cura di se stessi, dentro e fuori, quando si viaggia, quando si abbandona il comfort – ma a volte anche la prigionia – delle proprie consuetudini e rassicurazioni quotidiane, si rischia di vedere esplodere i propri già precari equilibri.

Come fare per viaggiare serenamente quando si soffre, magari periodicamente, di sintomi ansiosi, di panico, o depressivi senza che questi ci rovinino inesorabilmente le tanto sospirate vacanze?

La prevedibilità della routine quotidiana

Se si soffre, magari ciclicamente, di periodi di riacutizzazione di sintomi legati ad ansia, stress, panico, depressione le abitudini, gli schemi di pensiero, di comportamento, i luoghi abituali, i volti noti, gli orari e le attività scadenzate possono offrire una parvenza di stabilità, di controllo, di sicurezza che possono essere molto confortanti e di aiuto nel tenere a bada l’esplosione fragorosa di questi sintomi.

Quando si viaggia, anche se lo si fa volentieri, con gioia, apparente serenità, entusiasmo, e tutte le dovute precauzioni o anche veri e propri rituali, complici le novità, i rischi, le imprevedibilità, il non completo controllo su quanto ci circonda, il rischio che tale sintomatologia possa riaffacciarsi anche in modo prorompente è notevole.

In quei casi il senso di confusione, di smarrimento, di desolazione che può sorgere può essere notevole e può rischiare di perpetrare una situazione che di suo non è ottimale, coincidendo con maggiore chiusura, paure e restrizione del proprio raggio d’azione.

L’ansia che anticipa un viaggio

 Bene o male tutti viviamo un minimo di ansia anticipatoria difronte ad un viaggio imminente. E’ la fisiologica attivazione che ci coglie, che si mescola di entusiasmo, gioia, frenesia, speranza, fiducia, aspettative, che contribuisce a farci sentire vitali e partecipi dell’esperienza che ci accingiamo a vivere.

Quando però queste emozioni raggiungono un livello estremo e si miscelano anche con paure, insicurezze, fragilità, magari in parte anche inconsce, l’ansia può assumere connotati fastidiosi, dolorosi, minacciosi.

Per una persona senza grandi difficoltà psicologiche i dubbi e le ansie fisiologiche che possono insorgere possono riguardare:

  • la preparazione delle valigie e il rischio di dimenticarsi qualcosa di indispensabile
  • l’opportunità di studiare un itinerario che possa permettere di vedere tutto ciò che si desidera
  • la possibilità di avere tutto il tempo necessario per fare quello che si vuole con calma
  • crearsi un nuovo ritmo di vita legato alla vacanza e al tempo libero.

Le ansie di viaggio di una persona ansiosa

Per una persona con dei disagi psicologici, invece, le ansie possono essere connesse a:

  • la perdita del comfort e della rassicurazione che offre la routine quotidiana
  • che i mezzi di trasporto possano subire ritardi, incidenti o altri tipi di contrattempi
  • che si possa avere qualche problema di salute in prima persona o relativamente alle persone care
  • non trovare il cibo che di solito si mangia e che è adatto alla propria salute
  • perdersi tra le strade o in mezzo alla folla
  • non riuscire a dormire bene in un letto che non è il proprio
  • dimenticarsi di portare qualche medicina abituale o che può essere utile in caso di emergenza
  • non riuscire a farsi comprendere in una lingua straniera in caso di necessità
  • non sapere a chi rivolgersi se si incontra un problema urgente o inatteso
  • sentirsi sotto pressione di dover seguire per forza degli itinerari turistici prestabiliti
  • condividere degli spazi o delle attività con perfetti estranei
  • trovarsi nelle condizioni di perdere il controllo e abusare di sostanze, alcool, cibo, ecc.

10 Suggerimenti per viaggiare bene, nonostante l’ansia

 Al fine di poter viaggiare serenamente, contenendo il più possibili eventuali ansie e non farsi rovinare l’esperienza dal suo debordare, può essere utile applicare alcuni suggerimenti:

1. Progettare in anticipo

Programmare con debito anticipo un viaggio, nei suoi dettagli macro e micro può fare la differenza. Effettuare ricerche, raccogliere il maggior numero di informazioni, documentarsi su usi, costumi, abitudini, tradizioni, regole, modi, tempi, mezzi di trasporto, tipicità locali, fonti di attrazione e intrattenimento, risorse culturali, archeologiche, paesaggistiche.

Inoltre potrebbe essere sempre opportuno creare un piano alternativo per ogni opzione di viaggio, soggiorno, coincidenza, meta e ancora più per quanto attiene ai propri bagagli ed effetti personali.

Sapere di poter contare su una soluzione rapida ed efficace in caso di necessità può essere molto rassicurante e può contribuire ad evitare l’insorgenza di vere e proprie crisi di panico.

2. Fare scorta adeguata di medicine

Disporre di una quantità sufficiente delle medicine che si assumono abitualmente e di quelle che eventualmente potrebbero servire in caso di emergenza può essere un’ottima strategia per impedire alle nostre ansie ipocondriache di prevalere. Sapere di poter contare su quanto ci serve, e  magari anche di qualche cosa in più, ci evita di lasciarci andare ai molteplici timori su quello che potrebbe accadere se non lo si possedesse.

Anche portare con sé una piccola scatoletta con le dosi giornaliere dei farmaci, in modo da assicurarsi di assumere le giuste dose, e impostare un timer magari sullo smartphone o lo smartwatch che ci ricordi gli orari precisi di assunzioni può contribuire a sgombrarci la mente dai pensieri fissi legati alle cure e alla salute.

3 Acquistare una polizza di assicurazione

Anche se siamo persone organizzate, precise, ottimiste, positive, i contrattempi possono verificarsi a tutti noi e spesso non solo non sono del tutto prevedibili, ma la nostra mente fatica anche a risolverli a calda quando siamo molto coinvolti. Questo può raggiungere il suo estremo se ci troviamo lontano da casa, magari anche in un Paese straniero con lingua, usi, costumi, abitudini, norme, regole, leggi diverse dalla nostre.

Acquistare un pacchetto di assicurazione che comprenda diverse voci dal viaggio, al soggiorno, ai mezzi di trasporto, alla salute può essere una valida opzione che, a fronte di un piccolo investimento di tempo e denaro, ce ne fa risparmiare ben di più se ce ne dovessimo avvalere, ci faciliterebbe concretamente la vita, perché qualcun altro altro al nostro posto risolverebbe i problemi intercorsi in modo rapido ed efficiente e noi potremmo continuare sereni e tranquilli il nostro soggiorno.

4. Andare in banca

Oggigiorno la valuta elettronica è forse una delle forme di pagamento più sicure e sempre più diffuse. Con ampia probabilità, però, anche disporre di una piccola quota di denaro contante, sia che si soggiorni nel proprio Paese, sia ancora più all’estero può essere molto utile, soprattutto quando si devono pagare piccole cifre o lasciare una modesta mancia, laddove di consuetudine.

Evitare l’ansia dei cambi locali, della ricerca di una filiale bancaria una volta in loco non solo permette di risparmiare tempo, ma rappresenta un pensiero e una incombenza in meno a cui si deve provvedere una volta in loco.

5. Lasciarsi del tempo extra

Quando si viaggia spesso si cerca di ottimizzare i tempi impostando delle coincidenze assai precise, ma che di frequente si fatica a rispettare.

Meglio, forse, in tali casi, investire un po’ di tempo in più per fare le cose con calma, evitando che il viaggio diventi una fonte di stress, di ansia, di angoscia nel caso le cose non si svolgano secondo i nostri meticolosi programmi.

Una scelta ottimale, al limite, sarebbe poter inserire, soprattutto in caso di lungo viaggio, dei veri e propri momenti o attività legate al relax, al riposo, o all’intrattenimento a seconda dei propri gusti personali, al fine di smaltire le tensioni che si possono accumulare.

6. Creare pacchi in anticipo (e leggeri)

Preparare valigie, borsoni, pacchi non è mai semplice: il rischio, da una parte, è dimenticare qualcosa di necessario, dall’altra, invece, è quello di caricarsi di troppi oggetti, la gran parte dei quali poi si rivelano superflui.

Mettere per iscritto una lista meticolosa, depositare un po’ per volta gli oggetti in valigia, oppure provvisoriamente in una scatola, lasciarla aperta per creare un clima mentale che ci ricordi costantemente i preparativi in corso e l’impegno a ultimarli possono essere degli stratagemmi di cui ci possiamo avvalere per questo delicato compito.

7. Fotocopiare i documenti

Tra i tanti inconvenienti che si potrebbero verificare ci sono anche il furto, lo smarrimento o la dimenticanza dei documenti, sia quelli personali, di identità, sia quelli di viaggio. Disporre delle loro fotocopie può rappresentare in quei casi una vera e propria salvezza.

Tenerli a portata di mano, farne più copie anche da lasciare in valigia, in appartamento o in hotel permette di avere la sicurezza di poter contare sulla loro reperibilità in breve tempo in caso di bisogno.

8. Conoscere i propri bisogni

Conoscere i propri bisogni, sapere come li si può soddisfare è fondamentale per il proprio benessere, ancora più se si ha qualche fragilità psicologica. In quest’ultimo caso giocare d’anticipo può fare la differenza. La prevenzione ci aiuta a prevenire lo stare male, che richiede sempre più tempo, impegno, energia per poter vedere alleviati i propri sintomi.

A volte si tratta di piccole cose, abitudini, schemi di comportamento, altre volte si tratta di qualcosa di più strutturato: l’importante è trovare il modo di soddisfarle prima di arrivare a sentirsi a disagio.

9. Disporre di un piano di emergenza

Quando si è sa che, in caso di emergenza, la propria ansia aumenterà, quando si soffre di qualche disagio o patologia cronica, quando si è a conoscenza delle proprie necessità e di doverle assecondare a breve, può essere consigliabile stilare una lista, meglio se per iscritto, delle prime azioni da compiere, come, dove, quando, con chi.

Questa lista può rivelarsi di vitale importanza, ancora più se ci viene in soccorso qualcuno a cui la si può affidare per farci aiutare.

Lasciare qualche copia di tale scritto ad alcune persone di fiducia, inoltre, può contribuire non solo a rassicurarci a priori psicologicamente, ma offre degli strumenti pratici concreti in caso di reale bisogno.

10. Non dimenticare l’essenziale

Nell’elenco degli oggetti da portare con noi con buona probabilità si possono trovare elementi essenziali, altri utili, altri superflui. Tra questi alcuni, se dimenticati, persi, rovinati o magari anche rubati, si possono trovare facilmente nella località di villeggiatura e riacquistati, altri invece possono rivelarsi di difficile o lunga reperibilità, molto costosi o non in linea del tutto con le nostre necessità.

Creare l’elenco di ciò che sentiamo come essenziale, vitale per il nostro benessere e il buon funzionamento dell’intera esperienza di viaggio può aiutarci a rasserenarci e rassicurarci casomai le cose non dovessero svolgersi secondo le nostre previsioni.

La vacanza ideale

Per concludere: anche se si soffre di qualche disagio cronico, psicologico e/o fisico, tutti aspiriamo a momenti di svago, benessere, intrattenimento, novità. Tutti abbiamo diritto e piacere di goderci dei momenti di leggerezza e di spensieratezza. A volte, però, i piccoli e grandi inconvenienti della vita, che si possono verificare in ogni circostanza, possono turbare la nostra serenità e contribuire ad accentuare i nostri disagi, dall’ansia in poi.

Organizzare al meglio una vacanza, avere un piano alternativo per risolvere eventuali contrattempi, disporre di tutte le risorse concrete e psicologiche per riportare la calma e risolvere al meglio eventuali problemi può essere un ottimo modo per trarre quanto di buono questa esperienza di viaggio può offrire evitando di contribuire a rovinarla accentuando il disagio che piccoli inconvenienti potrebbero creare, ma operando attivamente e costruttivamente per tornare a volgerla in modo positivo.

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