Attacchi di panico

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I sintomi degli attacchi di panico 

Ti capita, d’improvviso, di avere la sensazione di perdere completamente il controllo di te stesso?
Ti è capitato di recente di essere convinto di avere un attacco cardiaco, non giustificato sul piano medico?
Soffri di nausea, disturbi gastrointestinali di origine psicosomatica?
Tendi ad evitare alcuni luoghi o situazioni che senti che ti mettono fortemente in ansia?
Spesso vivi episodi di tachicardia, in assenza di patologie cardiache?

Forse potrebbe trattarsi di attacchi di panico.

 

Cos’è un attacco di panico 

Un attacco di panico si manifesta con una paura intensa improvvisa in assenza di un pericolo reale, unitamente a sintomi somatici, emotivi, cognitivi. In genere tali sintomi insorgono e raggiungono l’apice in breve tempo, circa 10 minuti e altrettanto rapidamente si placano.

Durante un attacco di panico si possono presentare i seguenti sintomi:

  • vertigini,
  • capogiri,
  • rossore in volto,
  • difficoltà respiratorie,
  • sudorazione e/o brividi,
  • nausea,
  • dissenteria,
  • tachicardia,
  • palpitazioni,
  • paura di perdere il controllo, di impazzire,
  • derealizzazione,
  • timore che stia per accadere qualcosa di terribile, o anche di morire,
  • crisi di pianto,
  • paralisi,
  • desiderio di fuga.

L’attacco di panico può diventare uno vero e proprio Disturbo da Attacchi di Panico se il fenomeno si ripete, se vi sono preoccupazioni che il fenomeno si ripeta, se viene alterato il proprio normale comportamento in funzione di tale timore, se tali attacchi non sono giustificati dall’assunzione di sostanze, o altra condizione medica o psichica che possa suscitarli. La loro presenza può essere concomitante o meno all’agorafobia (timore degli spazi aperti).

 

La diffusione e le complicanze del panico 

Si stima che circa il 20% delle persone ha sperimentato almeno una volta nella vita un attacco di panico. Di queste il 2-3% circa pare sviluppare un vero e proprio Disturbo da Attacco di Panico. L’età di esordio è tra l’adolescenza e i 30/35 anni, è 2-3 volte più frequente nelle donne, è più frequente quello con agorafobia che non senza, si riscontra maggiormente nelle grandi città, è fino a 8 volte più probabile nei figli di coloro che hanno a loro volta sofferto di ansia e panico.

La ricorrenza degli attacchi di panico può limitare ampiamente la propria vita privata e professionale. Riconoscere curare i sintomi quando si manifestano, senza perdere tempo prezioso all’inizio, può essere un ottimo modo per ristabilire l’equilibrio psicofisico ed evitare che la situazione si cronicizzi e diventi più lungo e doloroso affrontarla.

 

 

 

 

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