Il matrimonio fa bene o male alla salute?

Matrimonio

Come capire se il proprio matrimonio ci fa stare meglio

di Anna Fata

Amore, relazioni affettive, fedeltà, tradimenti sono da sempre argomenti di grande interesse pubblico, dibattito, cronaca. Sono altresì oggetto di serie ricerche scientifiche, specie per quanto attiene alle implicazioni che possono suscitare sulla salute, fisica e psichica.

Molti dei luoghi  comuni, delle speculazioni filosofiche, sociologiche, culturali, sono state esaminate con il rigore della scienza, seguendo campioni di popolazione anche per numerosi anni, analizzando età, contesti, status, stili di vita, condizioni interiori ed esteriori, giungendo a volte a confermare quelle che magari erano solo suppposizioni, convinzioni tutto sommato dettate dal buon senso, dalla mera osservazione, altre volte, invece, a clamorose smentite con grande sconcerto quando se ne è dovuto prendere atto.

Cosa ci dice la scienza a proposito del legame tra il matrimonio e lo stato di salute? Le persone sposate hanno un migliore o un peggiore stato di salute rispetto ai divorziati, separati, vedovi, single? Tutti i matrimoni fanno bene (o male) alla salute? Ammesso che il matrimonio possa beneficiare (o rovinare) la salute, che peculiarità dovrebbe avere? E se, al contrario, fosse la salute (o il malessere) che porta a sposarsi di più (o di meno)?

Tra matrimonio e salute non mettere il dito!

Negli anni sono stati numerosi gli studi che hanno cercato di indagare la relazione tra lo stato di salute fisica, psichica e il matrimonio. Non sempre le conclusioni a cui si è giunti sono state univoche, anche perché analizzare tutte le variabili che possono rendere diverso un matrimonio l’uno dall’altro, nonché le singole persone, sono numerosissime e suscettibili degli influssi del contesto spazio temporale in cui si situano.

Molto difficile, inoltre, in alcuni casi, è addivenire ad una differenza certa di legami tra fattori che siano veramente causali e non meramente correlazionali. In alcuni casi sembra che il matrimonio possa beneficiare, anche di molto lo stato di salute, in special modo quello cardiovascolare, metabolico, molto più di una situazione da single, ma in altri, invece, se esso è conflittuale o infelice, pare danneggiare ampiamente tali aspetti e rendere preferibile per il proprio benessere sia essere sperati, divorziati e persino single.

Quest’ultima, se scelta con consapevolezza, libertà, autonomia pare che sia connessa ad un ottimo stato di salute, ma può diventare estremamente deleteria, fino a ridurre anche di anni la stessa aspettativa di vita, se invece viene subita proprio malgrado.

Cosa dice la scienza su matrimonio e salute

Di recente è stata condotta una ricerca da Cortez e Colleghi i cui risultati sono stati pubblicati su Journal Personal Relationship in cui è stato esaminato il legame tra salute e matrimonio, in particolare sono stati presi in esame gli aspetti cardiovascolari, l’indice di massa corporea, la possibilità di sviluppare dei malanni cronici.

E’ evidente che su tali aspetti della salute possono incidere non solo la condizione affettiva, ma anche numerose altre variabili, tra le quali: la situazione economica, il sostegno sociale, lo stile di vita. Tali fattori non solo possono essere copresenti, concomitanti, ma anche pregressi e favorire un matrimonio più o meno sano e felice.

Se, da un lato, è possibile che un buon matrimonio possa apportare numerosi vantaggi e benefici alla propria vita, compresa la salute, è altrettanto probabile che persone in buona forma fisica ed emotiva possano essere maggiormente predisposte e possedere più risorse da investire in una unione coniugale e farla funzionare al meglio.

Il matrimonio fa ammalare?

Analizzando il Panel Study of Income Dynamics’ Transition into Adulthood Supplement iniziato nel 2005, che ha raccolto dati ogni due anni, sono state prese in esame diverse fasce di età in particolare: 20-21 anni e 26-27.

In totale sono state esaminate 302 persone, metà uomini, metà donne, 47% di razza bianca, 71% di formazione universitaria, che nella prima fase non erano sposate e non si sono separate nell’arco di tutto il periodo degli otto anni considerati.

Sono stati misurati: il cambiamento dello status civile, l’indice di massa corporea, la presenza di malattie croniche (ad es.: asma, ipertensione, diabete) e alcuni fattori sociali determinanti per la salute (ad es: genere, razza, educazione).

Dall’analisi dei dati è emerso che coloro che avevano un indice di massa corporea non sano erano con maggiore probabilità coniugati. In aggiunta, non sussistevano correlazioni tra avere una malattia cronica prima di sposarsi e il successivo matrimonio, ad eccezione del caso dei bianchi adulti, che erano meno probabilmente sposati.

Sembra, pertanto, che il matrimonio vada di pari passo con peggiori condizioni di salute, nonostante precedenti ricerche avessero portato dati a favore di un maggiore benessere in tale status civile.

Cosa può predire un matrimonio in salute

E’ possibile, però, la salute e il peso corporeo non siano così predittivi del successo di un matrimonio come comunemente si crede. E’ probabile, invece, che possano intervenire altri fattori, ad esempio l’educazione, il reddito, la condizione professionale, che maggiormente riescono a predire il futuro del proprio matrimonio.

Inoltre, le persone più giovani in genere sono più in buona salute rispetto a quelle di età più avanzata, al punto che anche eventuali patologie croniche in genere sono meno serie, più facilmente gestibili o curabili.

Tra i più giovani, quindi, forse predicono meglio un successo coniugale l’avere un buon reddito e una adeguata condizione professionale.

Quando la salute abbraccia il matrimonio

Laddove gli individui godono già di ottima salute prima di sposarsi sembra che il matrimonio non abbia particolari ripercussioni sulle loro condizioni psicofisiche. Il matrimonio in chi è già sano non sembra fare né particolarmente bene, né male.

Su tali persone il matrimonio funge semplicemente da strumento in più per ottenere e offrire supporto sociale al fine di continuare a stare bene con se stessi, oltre che con l’altro.

D’altra parte, coloro che prima di sposarsi avevano un indice di massa corporeo inadeguato sembra che possano trarre beneficio dallo sposarsi. Tali aspetti salutari si manifestano in particolare tre persone con pelle scusa, non caucasica, di sesso femminile.

Attualmente non risulta chiaro se tali aspetti benefici siano da imputare al genere, alla etnia, al ruolo, o al matrimonio. Sono necessarie ulteriori ricerche per una eventuale, auspicabile comprensione. Al momento, nel dubbio, non resta altro da fare se non, volendo, godersi un buon matrimonio e impegnarsi per il suo funzionamento al meglio. In caso contrario, a volte, forse la scienza ci dice che sarebbe preferibile un taglio drastico.

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