I pro e i contro delle fasi di una relazione di coppia
di Anna Fata
Le persone cambiano. Tutti cambiamo. Continuamente. Anche se non ce ne rendiamo conto. Anche se non compiamo alcunché di concreto, attivo, intenzionale per cambiare. Persino, al limite, ci impegniamo a ostacolare il cambiamento che spontaneamente accade.
Anche le relazioni di coppia non fanno eccezione. La presenza dell’altro, specie se molto ravvicinata, stretta, continua ci mette costantemente alla prova, ci stimola ripetutamente, ci permette di vedere ed esaminare parti di noi così come dell’altro.
A volte i risultati di questi bilancio possono essere positivi, nella misura in cui troviamo lati nascosti di cui non conoscevamo l’esistenza, talenti, potenzialità, risorse di grande pregio. Altre volte, invece, quello che rinveniamo può farci un po’ meno piacere, perché magari sono aspetti di noi di cui andiamo meno fieri, che ci mettono a disagio, in imbarazzo, suscitano colpa o vergogna.
Anche la conoscenza sempre più approfondita del partner ci può riservare sorprese inattese circa la sua persona sia in senso positivo, sia negativo.
Cosa suscita il cambiamento?
Questa è la famosa domanda a cui molti ricercatori hanno cercato di rispondere con i loro numerosi studi scientifici: l’altro è veramente cambiato? Noi siamo veramente cambiati? Oppure è semplicemente mutata la nostra percezione, il filtro interpretativo della realtà? Siamo cambiati entrambi, o è cambiato solo uno dei due? Chi ha iniziato a cambiare per primo? Sono state le circostanze esterne che hanno indotto il cambiamento? Oppure sono molteplici i fattori in gioco?
In genere le situazioni sono sempre complesse e multi determinate, ancora più se riguardano gli esseri umani. Ciascun essere umano è un sistema complesso che quando si interfaccia con un altro essere umano aumenta esponenzialmente di complessità. In tutto questo anche l’ambiente influisce sul sistema umano e quest’ultimo a sua volta sul primo.
Le fasi di un matrimonio
Le relazioni di coppia, e ancor più il matrimonio, sono state molto studiate nell’ambito della psicologia. Ad esempio, Herville Hendrix nel suo libro “Getting the Love You Want” sostiene che in ogni matrimonio si attraversano alcuni stadi.
Il primo stadio detto “Amore romantico” è caratterizzato da amore, dolcezza, luminosità. Il partner viene percepito in tutta la sua bellezza, positività, e ciascuno dà all’altro il meglio di sé. Nel secondo stadio, la “Lotta di potere” l’incanto sembra svanire, l’altro si percepisce con tutti i suoi limiti e all’interno della coppia comincia ad emergere il peggio che ciascuno ha dentro.
Questa seconda fase, anche se faticosa, dolorosa, e di certo non piacevole, è pressoché inevitabile. Accade in ogni relazione. L’obiettivo fondamentale consiste nel superare tale stadio e i seguenti per approdare a quello dell’”Amore vero”.
Cosa dice la scienza
A favore di questa tesi di Hendrix sembra che si schieri anche la scienza che, grazie ad una ricerca condotta presso l’Università della Georgia, ha messo in luce i cambiamenti di personalità che si verificano tra gli sposi.
Le persone in seguito al matrimonio cambiano in diversi modi, quello più evidente riguarda l’essere meno ben disposto verso il coniuge. Nel corso dei primi 18 mesi di matrimonio si verificano alcuni cambiamenti medi della personalità degli sposi. Tra quelli positivi spiccano: da parte del marito essere più coscienzioso e responsabile e da parte della moglie diventare meno ansiosa, depressa e arrabbiata, perché sente di avere una base sicura e stabile di attaccamento che la rende meno vulnerabile rispetto ai cambiamento di umore.
Tra i cambiamenti negativi, invece, si segnalano: il diventare meno estroverso da parte del marito, che tende a trascorrere più tempo in casa, socializzando meno fuori e il divenire meno accondiscendenti, amabili, ben disposti da parte di entrambi.
Al tempo stesso i comportamenti attenti, rispettosi, dolci tipici del corteggiamento tendono a venire meno e lasciano il posto alla disillusione e al ritorno di vecchie abitudini di vita che ciascuno poteva avere prima del matrimonio. In questi casi il rischio è quello di passare dallo stadio di “Lotta del potere” al “Ciclo della paura”, che però rende i coniugi sempre meno disponibili, accondiscendenti, amabili.
La vera sfida, invece, consiste nel passare dalla “Lotta del potere” all’”Amore vero” in cui si mettono da parte le aspettative e le idealizzazioni iniziali, ci si confronta con l’immagine reale di se stessi e del partner e ci si impara ad ascoltare, accettare, rispettare, amare per quello che si è, con le potenzialità, le risorse e i limiti che ciascuno dei coniugi offre.
E’ una sfida complessa, ma che, volendo, con impegno, fiducia, costanza, si può vincere, lavorandoci insieme ogni giorno.
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