I benefici di condividere la conoscenza in azienda
di Anna Fata
Nel senso comune la conoscenza rappresenta una forma di potere. Oggi più che mai la nostra intera società, e con essa anche le aziende, sono strutturate in ampia parte intorno alle conoscenze comuni e condivise.
La conoscenza si differenzia dall’informazione in quanto quest’ultima rappresenta il dato grezzo, mentre la prima costituisce una forma di trasformazione di tali dati in modi tali da consentire di agire efficacemente.
L’innovazione scientifica e tecnologica ha messo a disposizione quantità immense di informazioni per questo si rende necessario adottare modalità sempre nuove e ottimali per elaborare tali dati e renderli operativi.
Per compiere questo occorre la collaborazione di diverse discipline, in quanto quando parliamo di conoscenza si fa riferimento a diverse tipologie di essa: intellettuale, che deriva dai ragionamenti e si esplicita tramite il linguaggio, pratica, che si alimenta e si trasmette tramite esperienze e modalità quotidiane, oggettivata, rappresentata dai prodotti d’uso in cui concretizza (es. un computer, un farmaco, ecc.).
La trasmissione della conoscenza
Quando si parla di trasmissione delle conoscenze possono intervenire numerosi fattori: sociali, culturali, burocratici, linguistici, economici, ambientali, politici, tecnologici, psicologici.
Spesso all’interno delle aziende le questioni burocratiche, relazionali e psicologiche rappresentano gli ostacoli principali ad una corretta condivisione e trasmissione delle conoscenze con gravi ripercussioni per i rapporti tra colleghi, superiori, per la quantità e la qualità della produttività.
Poiché soprattutto in questi contesti detenere conoscenze in modo esclusivo pone in una posizione di vantaggio rispetto agli altri, volutamente si tende a tenerle celate e se ne fa un uso prevalentemente a beneficio proprio e non collettivo aziendale.
Quando in azienda vige un clima di omertà, chiusura, ripiegamento su se stessi, mancata o scarsa condivisione gli impiegati tendono ad essere scarsamente soddisfatti, poco fiduciosi e limitatamente produttivi.
Come la conoscenza viene nascosta
Secondo Catherine Connelly e Colleghi della DeGroote School of Business le persone possono arrivare a specializzarsi nel trovare modi per nascondere deliberatamente le conoscenze. Ad esempio, possono promettere che condivideranno le loro conoscenze, ma poi si comportano in modo evasivo, non specificano esattamente quando lo faranno, lo posticipano continuamente accampando ripetuti impegni e così, alla fine, evitano di ottemperare alla promessa formulata.
Oppure affermano di non sapere o di non disporre delle conoscenze di cui abbiamo bisogno, quando in realtà non è così. In alternativa accampano infinite scuse per non condividere, come ad esempio di non avere il permesso di farlo, mentre in verità ne avrebbero tutti i diritti e le possibilità.
Come se non bastasse numerose ricerche hanno messo in luce che quando le persone ci nascondono intenzionalmente le loro conoscenze, noi siamo portati naturalmente a fare altrettanto con loro, in una forma di reciprocità più o meno inconscia, nel futuro.
I benefici della condivisione della conoscenza
Al contrario, quando si condividono le proprie conoscenze ed esperienze in modo libero e generoso aumenta il senso di appartenenza, le relazioni si consolidano, le persone si sentono più competenti, vengono incoraggiati la collaborazione, la cooperazione, lo spirito di squadra e i vantaggi in termini di produttività, performance e clima organizzativo può beneficiare l’intera azienda.
Ulteriori ricerche condotte da Connelly e Colleghi hanno evidenziati che l’eccesso di lavoro e la competizione possono ridurre l’inclinazione delle persone a condividere le loro conoscenze.
I lavori che garantiscono un ampio margine di decisioni autonome e quelli che risultano stimolanti sul piano cognitivo, che implicano il trattamento di molte informazioni per risolvere problemi complessi, inducono a condividere le conoscenze e disincentivano l’atteggiamento opposto.
Tuttavia, quando si percepisce che i colleghi dipendono dalle nostre conoscenze per completare il loro lavoro, quando cioè vi è forte interdipendenza tra le mansioni, noi tendiamo maggiormente a tenere celate le nostre conoscenze.
Inoltre, l’autonomia dei lavori e la loro stimolazione intellettuale rende maggiormente le persone felici, soddisfatte di ciò che stanno facendo e fa percepire forte il senso di quanto stanno eseguendo. Questo stato d’animo è molto motivante per la condivisione delle conoscenze ed esperienze.
Quando, però, l’interdipendenza dei compiti arriva a livelli tali da fare sentire alle persone che stanno lavorando per gratificare gli altri, come quando si cerca l’approvazione altrui o si tenta di evitare le critiche, di nuovo la disponibilità a condividere le conoscenze cala drasticamente.
Come stimolare la condivisione della conoscenza
E’ possibile creare un clima aziendale più favorevole alla condivisione delle conoscenze ed esperienze adottando 3 semplici strategie:
1. Programmare il lavoro in modo tale da solleticare la motivazione
In modo particolare si dovrebbe fare leva sull’autonomia professionale e la stimolazione mentale.
Sarebbe opportuno evitare di sovraccaricare di lavoro i dipendenti e di metterli sotto pressione con tempi troppo brevi di esecuzione delle attività. Sarebbe bene non eccedere nel creare un eccesso di dipendenza tra i lavoratori che può innescare pressione o competizione.
2. Creare un clima di cooperazione
L’ideale sarebbe astenersi dall’indurre un ambiente competitivo, magari non ricorrendo ad incentivi di produzione, riconoscimenti e gratificazioni varie che portano quasi inevitabilmente a creare contrapposizioni tra vincenti e perdenti.
3. Comportarsi prima di tutto come modelli di condivisione
Quando il leader offre il buon esempio e per primo condivide liberamente le sue conoscenze ed esperienze, quando egli si fida dei sui collaboratori e dipendenti sul buon uso che loro faranno di quanto lui stesso trasmette rappresenta forse una delle modalità più valide ed eloquenti per instaurare un vero clima di condivisione e scambio di conoscenze che per ogni azienda, oggi più che mai, è fondamentale per il suo successo.