Come capire se quel che fai è Meditazione
di Anna Fata
Spesso mi viene chiesto: “Sto facendo Meditazione, ma è corretto come lo faccio? Sto facendo la Meditazione come l’abbiamo fatta insieme, ma non sono sicuro che sia giusta, come devo fare?”.
Colgo l’occasione per chiarire brevemente cosa NON è la Meditazione.
La Meditazione NON è:
- una tecnica per raggiungere qualcosa (un cambiamento, un diverso stato interiore, la creazione di un mondo migliore, l’illuminazione, la pace, ecc., ecc.)
- non è qualcosa che “fai“
- non è qualcosa che si raggiunge una volta per tutte
- non è qualcosa che ti porti in giro
- non è andare in qualche posto bello, silenzioso, isolato, eremitico, ecc.
- non è apprendere chissà quali magiche o oscure tecniche con qualche persona particolarmente “speciale”
- non è qualcosa che puoi raccontare (perché diventa necessariamente un ricordo, e come tale un prodotto della mente)
- non è sostituire un pensiero con un altro (magari più aulico, nobile, ecc.)
- non è combattere con i pensieri della mente
- non è necessariamente essere in pace
- non è qualcosa che ti aiuta a risolvere i problemi
- non è qualcosa per essere migliori
- non è separazione tra “tu” che osservi e “ciò” che osservi
- varie ed eventuali.
La Meditazione, al contrario, E‘:
- qualcosa che sperimenti direttamente e che nessuno può trasmetterti né vivere al tuo posto
- una condizione attiva, vigile, di osservazione non giudicante, accogliente, compassionevole del tuo funzionamento, della mente, del corpo, delle emozioni
- l’assenza di separazione tra “tu” che osservi e “ciò” che stai osservando
- l’impossibilità di raccontarla, perché diventa un ricordo e come tale un prodotto della mente cristallizzata.
Quando, giorno dopo giorno, sperimenti questa condizione vigile e attenta la mente può manifestare liberamente se stessa. E proprio in questa libertà interiore (paradossale se ci pensi ora mentalmente se non ne fai esperienza) la mente si placa. E cambia. Proprio perché non è più soggetta ad alcuna forzatura.