10 Curiosità psicologiche su innamoramento e amore

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10 segreti per vivere bene innamoramento e amore
di Anna Fata

 

Quando si inizia una relazione tutto sembra meraviglioso, il partner appare perfetto e il sogno è quella di una lunga vita insieme, felici e contenti. Nei fatti, col tempo, le cose cambiano, l’accecamento che deriva dall’attrazione iniziale si affievolisce, il partner comincia a essere visto e conosciuto nella sua totalità, con i suoi limiti, oltre che con i suoi pregi e la relazione perde il suo iniziale splendore.

Questa fase è molto delicata perché decreta la possibilità di proseguire la relazione, consolidarla, rafforzando la conoscenza, il rispetto, la condivisione, oppure portarla avanti per forza d’inerzia, oppure concluderla, magari con grande dispetto, fatica, sofferenza, dolore.

Esistono 10 studi psicologici che sarebbe opportuno conoscere a questo proposito per vivere al meglio l’innamoramento e l’amore:

  1. Innamorarsi richiede un quinto di secondo: in questa condizione si vive una forma di euforia indotta chimicamente che pervade il cervello e si estende a tutto il corpo. Nel cervello pare che vengano attivate 12 aree differenti che secernono una miscela di neurotrasmettitori tra i quali: ossitocina, dopamina, vasopressina, adrenalina. Tale stimolazione cerebrale indotta dall’innamoramento è simile a quella che si verifica in seguito all’assunzione di una piccola dose di cocaina
  2. La mappa cerebrale dell’amore e del desiderio: esistono delle differenze neurali tra amore e desiderio sessuale, con parziali sovrapposizioni. Le regioni attivate in comune sono quelle coinvolte nelle emozioni, nella motivazione e nei pensieri elevati. Nell’amore il desiderio sessuale è più di una semplice emozione di base, ma coinvolge una motivazione diretta verso un obiettivo e l’attivazione di pensieri più alti. Nell’amore si attivano diversi circuiti neurali con un’area chiave che è il corpo striato che è deputato al bilanciamento tra le funzioni di alto e di basso livello
  3. Baciare ci aiuta a scegliere: il bacio non è solo sexy, ma aiuta a scegliere il partner e mantenerlo. Per le donne, in particolare, il bacio risulta molto importante. Baciare non è importante solo per avviare una relazione, ma anche per mantenerla. Pare che esista una correlazione tra la quantità di baci che una coppia si scambia nel tempo e la qualità della relazione stessa. Tale relazione, però, non risulta essere presente tra maggiore attività sessuale e maggiore soddisfazione nella relazione
  4. Le coppie appaiono più simili dopo 25 anni insieme: le persone che vivono insieme per 25 anni possono sviluppare delle similitudini facciali. Questo è risultato particolarmente evidente in coppie sposate da 25 e più anni. Si è ipotizzato che questo sia dovuto a similitudini nella dieta, nell’ambiente, nella personalità o anche nell’empatia col partner
  5. Le relazioni a distanza possono funzionare: esistono due fattori che possono aiutare a tenere viva una relazione a distanza: svelare più liberamente la propria intimità, avere una visione più positiva del partner. Come risultato ne deriva che coloro che intrecciano una relazione a distanza condividono livelli simili di soddisfazione e di stabilità pari se non superiori rispetto a chi vive geograficamente vicino
  6. Le 4 cose che conducono alla morte una relazione: secondo John Gottman ci sono quattro cose che uccidono una relazione: criticismo ripetuto, disprezzo e sarcasmo, stare sulla difensiva, erigere un muro comunicativo
  7. I matrimoni moderni richiedono l’autorealizzazione: i matrimoni negli anni sono cambiati molto. In passato consistevano nel dare stabilità, solidità, sicurezza. Oggi le persone cercano l’autorealizzazione nel matrimonio. In questo tentativo, però, le coppie finiscono col non investire abbastanza tempo e impegno nel rapporto di coppia. Secondo Eli Finkel se ci si rende conto che non si dispone di sufficiente tempo ed energie in questa direzione, per evitare delusioni e frustrazione, può convenire abbassare le aspettative
  8. Un semplice esercizio per salvare il matrimonio: si è visto che guardare insieme dei film su tematiche relative alle relazioni e discuterne insieme al termine fa bene alla relazione di coppia. Questo accade perché i partner riescono a rendersi conto in questo modo di quello che si dovrebbe fare per fare funzionare la relazione, di quello che invece sarebbe opportuno evitare e dei comportamenti attuali
  9. La relazione dopo il divorzio: dopo il divorzio non sempre né necessariamente la relazione finisce, soprattutto se ci sono dei figli. Una ricerca ha messo in luce che dopo il divorzio la relazione genitoriale può esplicarsi in 4 modi diversi: coppia sciolta, in cui in genere il padre sparisce, colleghi cooperativi, in cui la coppia si separa, ma resta in buoni rapporti, associati arrabbiati in cui le liti continuano anche dopo il divorzio, nemici feroci in cui i bambini diventano pedine di guerra e ne soffrono ampiamente
  10. Le piccole cose: in un mondo in cui sembra che tutto si possa comprare, che abbia un valore economico, può valere la pena ricordarsi che spesso sono proprio le piccole cose che contano. Si è visto ad esempio che dei semplici atti di gentilezza in una coppia sono ciò che contano di più.

 

Per approfondire leggi il libro: “Amore Zen“, Edizioni Il Punto d’Incontro

 

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