Conoscere le emozioni per stare meglio con noi stessi e gli altri
Di Anna Fata
Le emozioni rappresentano una modalità espressiva che attiene ad ogni essere umano. Anche le persone che all’apparenza sembrano più fredde e razionali, in realtà provano delle emozioni.
Le emozioni sono prima di tutto una reazione organica, chimica, che può dare origine o meno ad un effetto, ad un comportamento. Spesso possiamo provare delle emozioni anche senza rendercene conto, altre volte possiamo vivere delle emozioni, ma senza essere pienamente in grado di attribuire loro una definizione.
Cos’è l’Intelligenza Emotiva
Pare che l’Intelligenza Emotiva, che consiste nella capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le emozioni proprie ed altrui, sia in grado di predire oltre il 54% del nostro successo al lavoro, nelle relazioni, la qualità della vita e della salute.
Dal momento che molte delle azioni che intraprendiamo scaturiscono dalle emozioni è fondamentale essere consapevoli di ciò che proviamo, essere in armonia, in equilibrio emotivo, senza cercare però di controllare a tutti i costi i nostri vissuti.
Le emozioni primarie e secondarie
A questo proposito risulta importante saper distinguere le emozioni primarie da quelle secondarie: la prime sono innate, universali, come ad esempio felicità, rabbia, paura, disgusto, tristezza, le seconde derivano dalle prime e dalle interazioni sociali, e sono ad esempio vergogna, invidia, colpa, orgoglio o rimpianto.
Secondo il dottor Les Greenberg le emozioni primarie rappresentano le nostre prime reazioni, sono spesso seguite da quelle secondarie, anche se di frequente siamo consapevoli solo di queste ultime. Per risalire alle emozioni primarie occorre effettuare un lavoro di presa di consapevolezza che ci permette di entrare in contatto con le nostre parti più fragili, delicate, vulnerabili. Contattare le nostre emozioni primarie è molto importante perché ci consente di comprendere quali siano i nostri reali bisogni ed eventualmente comunicarli a chi ci sta intorno.
Le emozioni primarie in genere sono meno rapide e meno orientate all’azione rispetto a quelle secondarie. Se riusciamo ad entrare in contatto con esse, e quindi con i bisogni profondi che esse esprimono, solitamente si avverte un senso di sollievo che non sempre coincide con un istinto all’azione. Ci si sente in contatto con se stessi, addolciti, vivi.
Le emozioni primarie possono essere adattive o mal adattive in base agli schemi di pensiero e di azione che abbiamo acquisito nel passato. E’ possibile identificare i pensieri che generano le emozioni mal adattive ascoltando la nostra voce critica, giudicante, prescrittiva, distruttiva che chi più, chi meno tutti abbiamo dentro di noi. Tale voce interiore può risultare particolarmente forte quando siamo attivati sul piano emotivo. Questa voce interiore può indurci a provare emozioni poco sane che contribuiscono a ledere la nostra autostima, il benessere psicofisico, a inquinare i rapporti con gli altri, a compiere azioni di cui magari a posteriori potremmo pentirci.
Il legame tra emozioni, pensieri e azioni
Essere consapevoli delle proprie emozioni, dei pensieri che stanno alla base, degli schemi di pensieri e di azione a cui siamo avvezzi, ci può aiutare a infrangere queste abitudini che pur essendo familiari e per certi versi confortanti, alla lunga risultano distruttive.
E’ possibile trasformare le nostre emozioni semplicemente ampliando la propria consapevolezza. Non si tratta di cercare di sostituire una emozione con un’altra, un pensiero con un altro, ma semplicemente di essere consapevoli e di offrirsi la libertà di scegliere cosa alimentare e cosa evitare. Coltivare la consapevolezza per i propri vissuti aiuta ad essere più in sintonia e capaci di rispondere alle nostre reali esigenze, bisogni, necessità, e nel caso a chiedere a chi ci sta intorno di aiutarci.
Non essere consapevoli delle proprie emozioni, così come reprimerle non soluzioni valide per il nostro benessere personale e relazionale. Al contrario, essere in armonia con i propri vissuti consente di essere in sintonia con chi siamo veramente. Le emozioni rappresentano un meccanismo che ci consente di adattarci flessibilmente all’ambiente e alle persone che ci circondano. Focalizzarsi sulle proprie emozioni con attenzione, rispetto, curiosità, compassione ci aiuta a comprendere chi siamo e cosa vogliamo veramente nella vita e ci mette nelle condizioni di realizzarlo concretamente.