Come organizzare un programma di Meditazione in azienda

Investire in produttività grazie alla Meditazione
di Anna Fata

La Meditazione è una pratica di consapevolezza e autoconoscenza che, al di là delle implicazioni filosofiche e spirituali che può comportare, implica anche numerosi benefici che sono stati documentati scientificamente grazie ad una lunga serie di ricerche cliniche che si sono susseguite in questi ultimi 50-60 anni.

 

Gli effetti deleteri dello stress

Lo stress, soprattutto in azienda, è una della cause principali di aumento dei costi dovuto al calo di quantità e qualità della produzione, all’assenteismo, alle malattie, agli incidenti, agli errori sul lavoro e alla necessità di rimediare ad essi. Lo stress è correlato ad un calo delle difese immunitarie, a maggiore suscettibilità di contrarre infezioni batteriche e virali, a ipertensione, rischio cardiovascolare, cefalea, emicrania, malattie della pelle, disturbi del sistema digestivo, diabete.

 

Le aziende che hanno introdotto un programma di Meditazione

Un numero crescente di aziende, ad esempio Procter & Gamble, General Mills, Comcast, Google, hanno introdotto un programma di addestramento alla Meditazione all’interno della loro azienda. I risultati in termini di aumento della qualità e quantità della produttività, di miglioramento della qualità della vita aziendale, della salute dei lavoratori, della collaborazione, cooperazione, concentrazione, focalizzazione, creatività sono stati notevoli.

Leggi quali sono tutte le grandi aziende in cui si pratica la Meditazione.

Diversi possono essere i modi per introdurre la pratica della Meditazione in azienda. Probabilmente uno dei più efficaci, soprattutto in quelle di grandi dimensioni, come testimoniato dai casi di successo come Google con Chade-Meng Tan o BlackRock con Golbie Kamarei, è quello di avere una persona che si occupa di tale percorso interna all’azienda, che la conosce, ci lavora o ci ha lavorato per anni e sa quali sono le sue dinamiche, le problematiche, così da rendere la pratica più vicina a rispondente alle esigenze aziendali.

Kamarei ha creato il BlackRock Meditation Program appositamente calibrato sulle caratteristiche, le consuetudini e le necessità di tale azienda. Per due anni, due volte alla settimana i dipendenti avevano la possibilità di raggiungerla fisicamente in una sala conferenze oppure tramite una call internazionale, per una sessione di 30 minuti. Durante questo tempo Kamarei descriveva e declinava la pratica in modo ottimale proprio per tale azienda e le necessità professionali che lì si attuavano, anche in base alla sua stessa esperienza professionale in quel contesto. Seguivano 15-20 minuti di Meditazione guidata.

Oltre a ciò il programma prevedeva una newsletter settimanale con risorse, consigli, suggerimenti, letture di approfondimento e dei seminari specifici per i leader, al fine di creare una cultura aziendale basata sulla consapevolezza.

 

5 Principi per avviare un programma di Meditazione in azienda

Si calcola che circa 1,400 impiegati in 17 nazioni hanno fruito di tale programma. Sulla base di ciò Kamarei consiglia 5 principi di base per implementare un programma di Meditazione in azienda:

 

1. Iniziare con il perché e il come si realizzerà:

Kamarei ha conosciuto la Meditazione per la prima volta nel dicembre 2011 durante un ritiro di yoga, a cui sono seguiti 3 anni di intensa formazione. Quando tornava in azienda i colleghi erano molto curiosi delle sue esperienze e desideravano conoscerle.

Gradualmente ella ha avvertito il desiderio di aiutare anche solo una persona grazie alla sua pratica. Così come si era resa conto che la pratica aveva cambiato la sua vita, allo stesso modo desiderava lei stessa diventare uno strumento di aiuto al cambiamento per la vita di un’altra persona.

Da tale consapevolezza è nato ed è stato lanciato nell’aprile 2013 il BlackRock Meditation Program presso gli uffici aziendali di New York. Il successo ottenuto in tale sede ha fatto sì che cominciasse ad essere propagato anche ad altri uffici.

Kamarei è sempre stata convinta di avere una missione da compiere: se si sa perché qualcosa è importante per noi, si sarà disposti a compiere qualsiasi cosa per realizzarla. Per fare ciò non si ha bisogno di conoscere con precisione tutti i passi da compiere. Se si agisce con un autentico desiderio di avere un impatto sulla realtà, il passo seguente si rivelerà da sé.

 

2. Le organizzazioni sostengono ciò che sostiene l’organizzazione:

Per realizzare la propria missione è fondamentale conoscere il contesto stesso in cui ci si inserisce, i suoi valori, le priorità, i bisogni, i principi. Anche il linguaggio deve essere adattato al contesto, in modo da essere comprensibile e declinabile concretamente.

Nel caso della Meditazione, inoltre, essendo BlackRock una multinazionale una società di investimento che ha a che fare costantemente con dati e numeri, Kamarei ha ritenuto opportuno fare costante riferimento sugli aspetti scientifici di questa pratica, gli aspetti neuroscientifici e i benefici concreti che essa può apportare in un contesto aziendale. Matthew Killingsworth, Richard Davidson, Robert Sapolsky sono stati alcuni dei punti di riferimento principali sul fronte scientifico.

In un contesto aziendale altamente strutturato come quello di una grande azienda, la Meditazione proposta da un consulente esterno rischia di fare percepire la pratica come qualcosa di poco concreto e difficilmente declinabile nel lavoro di tutti i giorni. Al contrario, insegnata da una persona che vive questa realtà professionale quotidianamente, che gli altri percepiscono come una di loro, consente di fare percepire la pratica come qualcosa di accessibile, concreto, utile e immediatamente applicabile.

 

3. La passione è essenziale, ma non è sufficiente:

Oltre alla passione servono anche i risultati. Tutte le aziende per poter proliferare ed avere successo hanno bisogno di raggiungere i loro obiettivi, che hanno anche e soprattutto una componente economica. A fronte di un investimento ci deve essere un guadagno.

Per questo motivo Kamarei ha raccolto, in prima battuta, una serie di testimonianze qualitative sui risultati benefici della applicazione della Meditazione all’interno delle attività professionali di tutti i giorni.

Successivamente ha effettuato una indagine quantitativa nella quale ha tradotto in numeri e percentuali tali effetti benefici. Ad esempio: il 91% delle persone ha ritenuto che la Meditazione abbia contribuito in modo positivo alla cultura aziendale, l’88% la raccomanderebbe ad un collega, il 66% ha vissuto meno stress al lavoro e si è sentito più capace di gestirlo, il 63% si è sentito più in grado di gestire se stesso al lavoro, il 60% ha percepito un aumento delle capacità di focalizzazione, concentrazione, resilienza, capacità decisionali, il 52% ha visto incrementate le proprie capacità di gestione delle relazioni con i colleghi, il 46% ha avvertito un aumento delle capacità di creatività e innovazione.

 

4. Ogni persona ha motivazioni sue personali per partecipare agli incontri di pratica della Meditazione, pertanto anche i programmi di training vanno progettati di conseguenza:

Esistono diverse tecniche di Meditazione. Non ne esiste una migliore in assoluto rispetto all’altra. Ciascuno deve potere essere libero di scegliere quella che sente più adatta a sé. Per questo motivo Kamarei, nello spirito aziendale di offrire una base su cui poi poter effettuare le proprie scelte, ha proposto diversi tipi di Meditazione, invitando anche diversi insegnanti ospiti per insegnarli.

Kamarei, inoltre, è stata anche molto attenta, disponibile e comprensiva con coloro che manifestavano scetticismo verso la Meditazione, invitandole a provare, esortandole al dialogo, mostrandosi disponibile all’ascolto.

 

5. Una persona può cambiare l’organizzazione, ma il cambiamento duraturo non accade mai da solo:

Sebbene una persona possa proporre una iniziativa come quella della pratica della Meditazione in azienda, essa nel lungo termine non sarebbe sostenibile senza una squadra attiva che condivide una visione comune e un impegno per farlo fiorire.

Affinché il cambiamento di una singola persona possa creare un mutamento duraturo all’interno dell’azienda stessa è fondamentale il coinvolgimento dell’intera azienda, dal basso all’alto e viceversa. Ad esempio, nel caso di una multinazionale si deve declinare l’iniziativa in modo locale, tramite il passaparola, inviti ad hoc, la contestualizzazione specifica del progetto sul territorio.

Tutto deve essere percepito in modo personale e non calato dall’alto in modo freddo, prestrutturato, istituzionale. Ispirare e coinvolgere i leader è imprescindibile, perché sono i promotori principali della cultura aziendale. Essi possono fornire tutto il sostegno e le infrastrutture necessarie alla realizzazione del progetto.

Coniugare l’impegno e il supporto dei leader con l’attività concreta, appassionata, convinta sul campo di squadre, che si possano declinare localmente nel concreto nel progetto può rappresentare la strategia ottimale per fare decollare anche il più ambizioso dei progetti come può esserlo quello della Meditazione all’interno di una multinazionale.

 

Per approfondire, leggi il libro: “La Vita professionale e la Pratica Meditativa

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