5 Passi per ritrovare il senso della vita

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Come il senso della vita può aiutarci a vivere e lavorare meglio
Di Anna Fata

Anni di ricerche nel campo della Psicologia Positiva hanno messo in luce che tra i principali fattori che contribuiscono al nostro benessere e alla nostra felicità c’è anche l’avere un senso per la propria vita. Sapere che la propria vita, che la propria presenza, le proprie azioni hanno un valore, un senso, un’utilità ci fa sentire soddisfatti, realizzati, pieni e in ultima analisi in buona salute psicofisica e felici.

Questi vissuti positivi a loro volta ci rendono più aperti, disponibili, generosi, servizievoli, collaborativi anche con gli altri. La nostra felicità, quindi, diventa una fonte possibile di felicità anche per chi ci sta intorno, a casa, in famiglia, tra amici, così come al lavoro e in senso ampio nella comunità di appartenenza.

Vi sono periodi della nostra vita in cui possiamo sentirci smarriti, confusi, apatici, poco realizzati, frustrati. Sono momenti preziosi che indicano che qualcosa dentro di noi si è perso e che va ritrovato. Occorre ritrovare la direzione profonda della nostra esistenza, il senso che ci fa alzare ogni mattina, che ci fa agire nel corso della giornata, un senso che ci permetta di realizzarci e soddisfarci, che ci faccia sentire utili non solo per noi stessi, ma anche per gli altri.

 

Come fare per riscoprire il senso della vita?

A seguire alcuni passi possibili in questa direzione:

1. Riscoprire che cosa ci guida, ci motiva, ci rafforza, ci valorizza

Tutti noi abbiamo delle passioni, degli interessi, dei talenti e dei modi per impiegarli, che ci fanno sentire vivi, pulsanti, realizzati e rispetto ai quali sentiamo che vale la pena vivere. Che cosa mi tocca nel profondo? Che cosa mi fa sentire vivo, pieno, realizzato? In quali situazioni mi sento più a mio agio? Con quali persone mi sento di poter esprimere al meglio me stesso e le mie potenzialità? Che cosa mi motiva ad alzarmi ogni mattina? Per cosa ritengo che valga la pena investire il mio tempo e le mie energie?

Cercare di rispondere a queste domande può aiutarci a riscoprire il senso della propria vita.

 

2. Trovare ciò che ci fa sentire energici, vitali

Ciascuno di noi ha delle attività, dei contesti, delle persone con cui ha modo di sentirsi intrinsecamente vivo. Esistono, d’altro canto, situazioni, contesti, attività, persone con le quali ci si sente deprivati dalle proprie energie, dal proprio tempo, dalla propria motivazione. Individuare e coltivare, per quanto possibile, tutto ciò che contribuisce alla nostra intrinseca vitalità può essere un ottimo modo per riscoprire il senso del proprio esistere.

 

3. Individuare ciò per cui si è disposti a sacrificarsi

Spesso abbiamo tanti desideri, fantasie, ambizioni, ma poi all’atto concreto, alla prima difficoltà ci arrendiamo, troviamo scuse, rimandiamo. Per cosa siamo veramente disposti a sacrificarci? Per cosa siamo disposti ad investire il nostro tempo e le nostre energie senza alcuna remora?

Quando siamo in grado di individuare quello per cui siamo disposti a sacrificarci, a impegnarci con tutto noi stessi, è molto probabile che abbiamo individuato ciò che per noi conta veramente.

 

4. Capire chi si desidera aiutare

Aiutare gli altri è una delle massime fonti della nostra felicità. Dare agli altri, essere i primi a offrire qualcosa rende più felici che non ricevere.

Volendo, esistono infiniti contesti, situazioni, opportunità in cui possiamo offrire qualcosa al prossimo, a cominciare da noi stessi, il nostro tempo, l’ascolto, o anche un semplice sorriso o una pacca sulla spalla. Tutti, sotto sotto, abbiamo qualcosa di buono da offrire al prossimo. Si tratta di capire cosa possiamo offrire e a chi.

Chi vogliamo aiutare? Con chi ci sentiamo più a nostro agio? Esistono tante persone che hanno numerose difficoltà, qualcuno da aiutare, se lo si desidera veramente, si trova sempre.

 

5. Comprendere come si vuole aiutare

Tutti abbiamo dei talenti, delle risorse, delle qualità che all’occorrenza possiamo mettere a disposizione del prossimo. Tutto sta a capire cosa siamo disposti a fare, come, quando, dove, con chi. Si tratta di concretizzare nello specifico la nostra disponibilità.

Che cosa amiamo fare? In che modo ciò che ci appassiona può essere utile al prossimo? Per rendersi utili al prossimo e al mondo è importante capire come possiamo conciliare le nostre inclinazioni, i talenti, le passioni con il benessere del nostro prossimo.

 

Il senso della vita come fonte di benessere

Scoprire o riscoprire il senso della propria vita e del proprio esistere è molto importante. Una vita che si percepisce senza scopo, senza senso, senza direzione è una vita destinata alla sterilità che finirà alla lunga con l’arrecare frustrazione, noi, insoddisfazione, mancata realizzazione, senso di inutilità, svuotamento, vissuti depressivi.

Coltivare le relazioni, rendersi utili concretamente al prossimo, dedicarsi al proprio così come all’altrui benessere sono fonti essenziali attraverso cui costruire un senso per la propria esistenza nel mondo. E’ un processo da definire e ridefinire ogni giorno, che implica cambiamenti che vanno di pari passo con la nostra stessa evoluzione come esseri umani e professionisti, ma che può aiutare fortemente a costruire il proprio e l’altrui benessere e felicità.

 

Per approfondire leggi il libro: “99 Esercizi per il Benessere e la Felicità nella Vita e nel Lavoro

99-esercizi-benessere-felicità-vita-lavoro-libro-anna-fata

 

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