Come evitare di distruggere una relazione affettiva
Di Anna Fata
Chi più, chi meno, molti di noi sono animati dal desiderio romantico di una relazione perfetta, felice, serena, e soprattutto duratura. Questo nei fatti concreti raramente accade. Ogni relazione ha i suoi alti e bassi, le sue gioie e i suoi dolori, le sue parziali vicinanze e distanze. Nonostante ciò alcune relazioni affettive riescono ad andare avanti, altre, invece, si infrangono irrimediabilmente.
Cosa fa sì che una relazione riesca nonostante tutto a proseguire e altre, invece, si rompono?
Secondo Nathan Feiles è possibile fare riferimento alla teoria dello specchio infranto dello psicoanalista Olievenstein per spiegare come mai veniamo attratti da alcune persone oppure da altre. Le persone che ci attraggono sono uno specchio di noi stessi e delle nostre storie.
Lo specchio non riflette solo gli aspetti consci di noi, ma anche quelli inconsci che abbiamo rinnegato nel corso della vita. Tali elementi sono stati emozionali e di noi stessi che abbiamo appreso essere non sani per noi. Ad esempio, se ogni volta in cui abbiamo iniziato a piangere o a manifestare emotività siamo stati criticati, la tendenza in seguito sarà quella di reprimere le emozioni. Per questo motivo saremo attratti da chi emotivamente tende ad essere più aperto di noi.
Allo stesso modo se siamo stati educati a manifestare solo emozioni positive e a rinnegare quelle negative potremo successivamente essere affascinati da coloro che si esprimono in modo più diretto e multi sfaccettato.
Questi esempi indicano che veniamo attratti da qualcosa che è sepolto in noi a cui accediamo però solo tramite un’altra persona.
In aggiunta a questo c’è il modo in cui il genitore che si occupava di noi ci trattava da piccoli. Ad esempio, se venivamo criticati, sviliti, apertamente con grida e insulti, oppure più sottilmente e indirettamente, finiremo col cercare inconsciamente un partner un trattamento simile, perché per noi è un modo familiare di comportarsi. Ci sentiremo paradossalmente a nostro agio nella relazione svalutante perché è l’unica che abbiamo conosciuto da piccoli in famiglia.
Le persone che ci affascinano, quindi, rappresentano un modo per “tornare a casa”, per essere in una zona di confort che ben conosciamo.
La situazione si complica ulteriormente tramite un gioco di proiezioni e di fantasie di riparazione. Quando veniamo attratti da qualcuno pensiamo che il versante positivo sia quello prevalente, e in alcuni casi può accadere a livello conscio. A livello inconscio, però, l’attrazione rappresenta una forma di riparazione delle aree che sono state vissute in modo problematico con il genitore principale di riferimento.
Ad esempio, una donna che è stata ignorata da suo padre durante l’infanzia tenderà a orientarsi verso un uomo che all’inizio la copre di attenzioni e successivamente la trascura e la ignora. Allo stesso modo un uomo che è cresciuto con una madre iperpresente e soffocante può essere molto presente, amorevole in una relazione all’inizio per poi ritirarsi se gli viene chiesta maggiore attenzione.
Questo accade perché inconsciamente speriamo di riparare le ferite dell’infanzia attraverso la relazione di coppia attuale, anche se tali aree problematiche sono riflesse proprio in tale relazione.
Che cosa causa la rottura delle relazioni?
La frustrazione in sé non sembra essere la causa della rottura definitiva. Essa può provocare numerosi tira e molla, ma difficilmente l’infrangersi definitivo della relazione.
La proiezione, invece, ha un peso assai maggiore nella fine della relazione. Il vero problema sorge quando vediamo nel partner delle qualità che non ci piacciono e che suscitano una reazione emotiva forte. Quanto più qualcosa ci accende sul piano emotivo, tanto più è probabile che vi siano delle parti latenti di noi in essa. Ad esempio, una persona che cerca di essere sempre buona e gentile può essere attratta da una irascibile. E’ altamente probabile che la persona gentile abbia un lato passivo-aggressivo latente. Per lei l’aggressività manifesta non è concepibile. Avere un atteggiamento passivo-aggressivo ci parla di una rabbia nascosta in se stessa, ma diventa più facile vederla nel partner e condannarlo per essa. Quindi, non si riconosce la rabbia in se stessi, ma solo nel partner.
Tutti abbiamo delle aree cieche in noi stessi, delle zone che non riusciamo a vedere, ma siamo in grado di riconoscerle nelle persone con cui scegliamo di stare. Quello che non riusciamo a fare, però, è riconoscere che le qualità che tanto detestiamo nel partner sono quelle stesse che abbiamo in noi in modo latente.
La dinamica dello specchio, come si può intuire, è complessa, le persone da cui siamo attratti hanno una loro storia di vita, parti latenti e disconosciute di sé, dei desideri apparenti che ci vengono riflessi.
In ultima analisi, perché le relazioni si infrangono?
Ad un certo punto la relazione specchio si rompe non necessariamente perché le persone non amano il modo in cui vengono trattate, o perché sono arrabbiate, ma quando uno dei partner comincia a cambiare interiormente in modo tale che non viene più riflesso accuratamente nello specchio del partner.
Quando si verifica un cambiamento interiore in una persona esso ristruttura il modo in cui essa vede se stessa e la sua vita. Anche se la propria storia resta tecnicamente tale, alcune parti di essa si armonizzano e diventano consce. Quanto più si verifica una distanza nella coppia, tanto più è probabile che il cambiamento dei partner è avvenuto in modo separato l’uno dall’altro. A questo punto il partner non funge più da specchio accurato e affidabile di se stessi. A quel punto avviene l’allontanamento.
In questi casi la persona potrebbe avere bisogno di un nuovo specchio che rifletta ciò che è diventata nel frattempo. Le relazioni forti tendono a rinforzare gli elementi positivi ed immagini allineate dello specchio che diventa sempre più solido. In questo modo le coppie crescono e cambiano insieme. Quando ci sono cambiamenti allineati tra i partner lo specchio riflette più elementi positivi che non negativi, nella misura in cui gli elementi inconsci vengono riparati da questo processo di crescita congiunta. Quando, però, i partner crescono separatamente, lo specchio si rompe e si va alla ricerca di un nuovo specchio.
Come evitare che lo specchio si rompa?
Affinché lo specchio della relazione non si infranga sarebbe opportuno:
- Conoscere se stessi e soprattutto riconoscere le parti personali che si proiettano sul partner. Quanto più un aspetto del partner ci mette a disagio, tanto più è probabile che sia una parte di noi stessi che non siamo in grado di vedere
- Comunicare con il partner. La comunicazione aiuta a riallineare lo specchio e rende la sua capacità di riflettere molto più accurata e la rafforza
- Quando una relazione non funziona come si vorrebbe sarebbe utile rivolgersi all’aiuto di un professionista. In questo modo sarà più semplice riallinearsi e crescere insieme in modo da rafforzare lo specchio.
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