Stress da vacanza: 10 Suggerimenti per ridurlo

Stress da vacanza

Come organizzarsi bene per viaggiare meglio

di Anna Fata

Sognate, agognate, bramate, desiderate, sognate, programmate, prenotate, a volte all’ultimo minuto, a volte con settimane, mesi di anticipo, sono le nostre vacanze.

Chi più, chi meno, le carichiamo di emozioni, aspettative, desideri, eccitazione, emozioni e pensieri di ogni tipo. A volte, però, il carico fisico, cognitivo e ancora più emotivo tende ad essere tale che ci fa sfociare in manifestazioni di stress, ansia, o anche anche panico che possono rendere meno gradevole tale esperienza.

Come fare per trarre il meglio da una vacanza, senza farsi prendere dall’eccesso di trasporto, bramosia, inquietudine che possono alterare il nostro benessere psicofisico?

Organizzarsi bene, per vivere una vacanza migliore può essere l’espressione chiave. Ecco come fare in pratica.

Come ridurre lo stress da vacanza

Per ridurre lo stress che può sorgere in concomitanza con una vacanza possono essere utili delle semplici, ma efficaci strategie, nello specifico:

1. Non affidarsi solo alla memoria per ricordare cosa mettere in valigia

Spesso ci sono delle incombenze legate agli oggetti da portare in vacanza e magari anche a questioni burocratiche da sbrigare. Pensare di poter ricordare tutto stressa la memoria e il corpo, le occupa spazio, le fa consumare energia e non sempre garantisce la massima efficacia.

Avvalersi di memorandum esterni, concreti, come la classica lista cartacea, i comodi e colorati foglietti autoadesivi possono rappresentare un valido stratagemma per ricordare senza sforzo e con la massima cura ciò che deve essere messo in valigia e/o in borsa.

Agire in modo conforme a tale elenco per tempo e non all’ultimo minuto può essere altrettanto utile in modo da verificare ciò di cui si dispone e ciò che, invece, magari si deve provvedere a recuperare o acquistare, per non essere oberati di impegni in poco tempo con tutta l’ansia di non fare in tempo che ne può conseguire

2. Applicare la “regola dell’un-minuto” per iniziare a preparare le cosa una settimana prima

La regola dell’un-minuto prevede che se una attività richiede meno di un minuto per essere svolta sarebbe meglio compierla direttamente, invece di aggiungerla alla lista delle cose da sbrigare.

Per fare questo potrebbe essere utile avvalersi di una scatola vuota e nell’arco della settimana precedente alla vacanza riempirla con le cose che si vuole portare via. Questo rende più agevole l’effettiva preparazione della valigia in seguito. In alternativa si può riporre tali oggetti direttamente nella valigia.

L’unica accortezza sarebbe di mantenere in ogni caso la scatola o la valigia aperte e ben visibili per tutta la settimana perché rappresenta un ottimo espediente psicologico per percepire lo stato dei lavori in corso e continuare a contribuire ad essi giorno dopo giorno.

3. Mettere in conto possibili contrattempi

Nella vita possono verificarsi contrattempi, inghippi, ritardi, ostacoli di ogni sorta. Anche se la nostra progettualità può essere ampia e meticolosa, talvolta possono verificarsi evenienze che la nostra mente neppure lontanamente riuscirebbe a concepire. Su queste ultime in anticipo difficilmente possiamo cautelarci, me solo provvedere momento per momento, però su altre possiamo cercare di studiare delle alternative e modalità di risoluzione a priori.

Un buono stratagemma per evitare di essere soffocati all’ultimo da incombenze non programmate,  sia in famiglia, sia al lavoro, potrebbe essere quello di annunciare la propria partenza per il giorno prima rispetto a quello in cui realmente poi si verifica, in modo da non essere più disponibili con 24 ore di anticipo rispetto alla effettiva partenza.

Altrettanto si può fare al ritorno, annunciando il proprio rincasare per il giorno successivo a quello in cui in realtà si rientra nel proprio domicilio.

Per altre esigenze, necessità, incombenze, eventi fortuiti che si potrebbero verificare si potrebbe redigere una sorta di piano B specifico per risolvere, se possibile, quanto accade, o quantomeno per trovare una o più alternative per non compromettere la buona riuscita del proprio viaggio.

4. Avvalersi della regola dei 10 euro (o 20 o 50)

 La regola dei 10 dollari (o euro) di Chris Guillebeau consiste nel fatto che se si spendono 10 euro o meno può migliorare la propria esperienza, inclusa la riduzione dello stress, allora conviene farlo serenamente.

La cifra può essere elevata a 20 o 50 euro se si viaggia in coppia, oppure in famiglia.

Alcuni semplici esempi potrebbero essere: pagare qualcuno per farsi portare dei bagagli, se troppo pesanti, numerosi o ingombranti, farsi portare il pranzo o la cena pronta direttamente in camera o a casa, noleggiare una auto un po’ più grande e comoda.

5. Visualizzare il giorno del viaggio

Visualizzare il proprio viaggio in anticipo, in modo dettagliato, magari il giorno prima può aiutare a prevedere meglio ciò che ci si troverà a dover affrontare. Questo può aiutare ad anticipare e risolvere eventuali piccoli problemi o fastidi che ci potrebbero turbare o stressare, o addirittura evitare che si materializzino.

I classici esempi possono essere quello di visualizzare dove si ripongono i documenti di viaggio, in modo da averli sempre a portata di mano, oppure le medicine che magari si devono assumere con regolarità nell’arco della giornata, in modo da non dimenticarsene.

6. Dare un’occhiata alla cartina prima di partire

Vedere nuovi luoghi può essere molto piacevole, entusiasmante, eccitante, ma se dobbiamo orientarci in modo ben preciso per raggiungere una meta può diventare anche molto stressante, ancora più se dobbiamo rispettare orari ben precisi e coincidenze che non possiamo perdere.

Per evitare che il nostro viaggio diventi fonte di stress possiamo consultare con cura, in anticipo,  la cartina e lo “street view” in modo da vedere non solo il percorso delle strade, ma anche la loro effettiva conformazione fisica, che le può rendere più riconoscibili quando le attraversiamo concretamente e consentirci così un migliore orientamento e una più piacevole esperienza del percorso.

Riconoscere un luogo già in parte familiare, già visto, almeno su carta, video o foto è una attività mentale che genera meno sforzo e tensione rispetto al trovarsi improvvisamente di fronte a qualcosa che a cui neppure lontanamente si è preparati.

7. Sedersi qualche minuto prima di lasciare l’aeroporto, il porto o la stazione

Quando si affrontano spostamenti lunghi, magari anche soggetti al fuso orario, può accadere di sentirsi un po’ confusi, scombussolati, assonnati, stanchi, poco lucidi quando si tornano ad appoggiare i piedi a terra.

Fermarsi qualche minuto in una sala d’aspetto o anche solo su una panchina e restarvi per qualche minuto ci può aiutare a scaricare un po’ di tensione accumulata durante lo spostamento. Si tratta di una sensazione fisica, ma anche cognitiva ed emotiva. Questi minuti possono aiutare a fare il punto della situazione sul piano mentale su da farsi e sul fronte emotivo per cominciare a prendere confidenza con il mondo totalmente nuovo che ci troviamo di fronte e che può suscitare reazioni interiori di ogni sorta.

8. Informarsi sulle alternative in caso di cancellazione o ritardo del proprio volo, nave o treno

Quando si viaggia magari si passa da un mezzo di trasporto all’altro, prima di giungere alla destinazione finale. Talvolta possono verificarsi ritardi, cancellazioni, scioperi improvvisi, incidenti di varia entità che possono compromettere la buona riuscita complessiva della vacanza e il raggiungimento della località di villeggiatura.

Prepararsi un ventaglio di alternative, soluzioni, persone da contattare per ricevere assistenza, può essere un valido modo per risolvere eventuali problematiche che possono sorgere senza spendere un eccesso di tempo, energia, denaro, fatica.

Leggere anche con estrema meticolosità tutte le clausole del contratto di viaggio può essere utile per rivalersi in caso di necessità, soluzioni alternative, diritti, possibilità e, al limite, risarcimento per il mancato o deficitario servizio.

9. Unire l’utile al dilettevole

Non per tutti la trasferta per raggiungere il luogo di vacanza può essere particolarmente piacevole, ancora più se lo si fa quando si è stanchi, stressati da mesi di lavoro, se fa caldo, se si hanno bambini piccoli che sono molto agitati e impazienti di arrivare, se si soffre di qualche patologia fisica che rende difficile lo stare seduti a lungo o in un luogo ristretto o poco arieggiato.

Trovare qualche occasione, espediente, possibilità, oggetto la cui esperienza possa rendere più piacevole il viaggio può essere utile per renderlo più leggero, veloce, meno faticoso.

Ad esempio, si può scegliere una selezione di film (o di e-book da leggere) da vedere sui dispositivi mobili, smartphone o tablet, specifico per ciascun membro della famiglia, portarsi qualcosa da mangiare che ci piace tanto, che ci fa sentire un po’ a casa, coccolati, confortati, ma che difficilmente si trova in giro, si può prevedere una tappa di qualche ora per visitare una località che ci piace e che ci troviamo ad attraversare.

10. Non partire con l’idea che lo spostamento sia noioso e una perdita di tempo

Niente come il concetto della profezia che si autoavvera può essere vera, ancora più se è negativa. La mente è come se si preparasse a cogliere tutto ciò che conferma la sua opinione e si trova poi a materializzare nella realtà quanto ha pensato.

Se siamo convinti che un viaggio sia noioso, lungo, una perdita di tempo, quasi inevitabilmente si rivelerà tale. Il tempo sembrerà eterno, eventuali piccoli contrattempi sembreranno ostacoli faticosi e insormontabili e l’inizio della nostra vacanza non inizierà certo nel migliore dei modi.

Se, al contrario, si parte con l’idea di trovare e avvallare ciò che di positivo, di bello, di inusuale, di gradevole, di arricchente si può vivere ci aiuta a creare uno stato d’animo più aperto e ricettivo a quanto di meglio può verificarsi e a leggere in una ottica costruttiva anche eventuali cambi di programma meno graditi che possono occorrere.

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